In Forma con Milly

 STRATEGIE A TAVOLA: COME MANGIARE

Si avvicinano le feste natalizie e le cene di famiglia. C’è un modo per non ritrovarsi a gennaio con rotoli e rotolini vari? L’ho chiesto alla dottoressa Sara Farnetti e ho scoperto che si può, ecco come:

 Un pasto che non fa danni alla linea è a base di proteine, antipasti e secondi piatti, sempre abbinati alle verdure crude.

Alla vigilia, mangia pure le fritture della tradizione, ma preparale in olio extravergine di oliva associando sempre una porzione di verdura cruda.

Concessa con moderazione, frutta secca oleosa tipo mandorle, noci, pinoli e nocciole, ma non tostate e non salate.

Evitare i torroni  al cioccolato. Il vero cioccolato è quello fondente extra, nei  torroni in generale ci sono più grassi, zuccheri e spesso il latte che non è presente nel cioccolato amaro.

ERRORI DA NON FARE

 Evita di mescolare nello stesso pasto carne, pesce e formaggi

Evita il bis di primi o il tris di dolci e poi la frutta! Se consumi troppi zuccheri ingrassi e il giro vita aumenta. Niente bruschette, rustici, tartine, pizzette, suppli, crocchette, se poi mangi pure la pasta con il ragout, il risotto con gli scampi o le patate arrosto: sono comunque carboidrati, cioè ricchi di zuccheri.

Vino, spumanti e super alcolici sono ricchi di zuccheri. Limitane l’assunzione e preferisci un buon vino rosso nella dose di un bicchiere a pasto.

Aperitivi, succhi di frutta e bibite contengono zuccheri veloci, anche quelli senza zucchero, non aggiungiamoli al carico dei pasti natalizi.

Anche la frutta disidratata tipo fichi, prugne, uva sultanina e datteri contiene molti zuccheri, a differenza di quella oleosa tipo nocciole, noci, mandorle

PECCATI DI GOLA, FURBI

Se vuoi goderti il dolce evitare di mangiare nello stesso pasto, patate, frutta, pasta e pane che contengono altri zuccheri.

Non completare il pasto con la frutta se poi vuoi il dessert: meglio una bella insalata.

Una fetta (circa 4 cm) di pandoro o panettone equivale ad una porzione di pasta con la differenza che l’organismo deve gestire anche la complessità di un prodotto dolciario, troppo spesso industriale, senza garanzie di qualità.