TANIA CAGNOTTO
“Il primo tuffo? L’ho fatto quando avevo due anni, sono scivolata dentro il laghetto del centro sportivo dell’Acquacetosa, a Roma. Se volete, un segno del destino. No, non sono rimasta traumatizzata, anzi. Quando a 6 anni ho fatto il primo tuffo vero nell’acqua di una piscina, mi è sembrato il gesto più naturale del mondo. Proprio come se fossi nata per fare quello. Eppure i miei genitori ce l’avevano messa tutta per portarmi a scegliere un altro sport. Mi hanno iscritto al corso di tennis, hanno cercato di farmi innamorare dello sci. Ero anche bravina, una piccola promessa. Ma io mi volevo tuffare e basta. Volevo imitare quello che avevano fatto loro, mio padre e mia madre, e al tempo stesso mi divertivo come una matta. Ecco, tuffarmi per me voleva dire giocare. E sognare. Sì, perché fin da bambina sognavo tanto, sognavo di andare alle Olimpiadi.

Tania nasce a Bolzano il 15 Maggio 1985, figlia di Giorgio Cagnotto, grandissimo tuffatore due volte medaglia d’argento alle Olimpiadi, e Carmen Casteiner, otto volte campionessa dalla piattaforma. Fin da piccola si avvicina alla disciplina dei tuffi trascorrendo molto tempo a contatto con questo sport nella piscina di Bolzano, dove lavorano i suoi genitori. A 7 anni inizia a partecipare a competizioni e dimostra subito grande talento. Pluricampionessa del mondo ed europea a livello giovanile, debutta in una grande manifestazione a livello seniores nei campionati europei di Helsinki 2000 dove si posiziona settima dal trampolino 3m. Alle Olimpiadi di Sydney, nonostante fosse l’atleta più giovane con soli 15 anni, arriva 18esima e manca la finale a causa di un solo tuffo sbagliato. La prima medaglia da senior la vince agli Europei di Berlino 2002, battuta solo dalla tedesca Anke Piper. Nella stessa manifestazione ottiene anche il bronzo in coppia con Maria Marconi. Nel 2003 vince l’oro dalla piattaforma a Stoccolma in Coppa Europa e ottiene la qualificazione per le Olimpiadi del 2004 grazie all’11 posto nella piattaforma e il 13 nel trampolino, conquistati ai mondiali di Barcellona. Nel dicembre 2003 si arruola nella Guardia di Finanza.

Agli Europei di Madrid 2004, vince la medaglia d’oro e di bronzo, rispettivamente, dalla piattaforma e dal trampolino da 1m. Alle Olimpiadi di Atene, si è aggiudicata l’ottavo posto sia dalla piattaforma che dal trampolino da 3m ed è stata la prima tra le atlete europee. A giugno 2004, si diploma al Liceo della Comunicazione “G.Toniolo” nella sezione sportiva. Verso la fine del settembre 2004 supera l’esame per il grado finale di finanziere. A Montreal 2005 onora l’Italia riuscendo a conquistare il bronzo nei tuffi dal trampolino 3m, dietro solo alle due atlete cinesi che dominano le classifiche del mondo. E’ l’unica donna italiana ad aver raggiunto questo risultato.

Dopo Montreal Tania trascorre un intero anno in America nella città di Houston dove sperimenta nuove modalità di allenamento accanto ad altre grandissime atlete e dove partecipa al campionato americano in cui ottiene il titolo di “Tuffatrice dell’anno”. In questo periodo trascorso all’estero si iscrive all’università e frequenta il corso di scienze della nutrizione. Sebbene consideri l’esperienza costruttiva e utile sotto molti punti di vista, valuta il metodo di lavoro e l’approccio dei suoi “colleghi” americani troppo differente da quello italiano e non sempre adatto alle sue esigenze. Decide di tornare a vivere ed allenarsi in Italia nuovamente sotto la guida di Giorgio Cagnotto. Il 2006 è l’anno degli Europei di Budapest; purtroppo Tania arriva alla manifestazione ancora molto condizionata dall’anno trascorso in America che le è costato considerevole stress e l’ha penalizzata per quanto riguarda la forma fisica. Riesce comunque a conquistare il quarto posto nella competizione dei 3m. Ai mondiali di Melbourne, nel 2007, raddoppia lo straordinario successo del 2005 confermandosi nuovamente terza al mondo nel trampolino 3 metri. Nel Marzo del 2008 arriva un’altra medaglia d’oro: ad Eindhoven Tania è campionessa Europea dalla piattaforma come già nel 2004. Le Olimpiadi di Pechino 2008 la vedono protagonista nella finale del trampolino 3 metri assieme a tutte le più grandi tuffatrici del mondo. In quell’occasione Tania rende orgogliosi tutti i suoi tifosi conquistando il quinto posto, altro risultato mai ottenuto da una tuffatrice italiana! Dopo le Olimpiadi di Pechino Tania decide di abbandonare la piattaforma per dedicarsi al trampolino concentrando i suoi sforzi su questa specialità nell’ottica di migliorare ancora i suoi risultati. Così nell’ottobre del 2008 nasce una nuova coppia femminile di tuffi sincronizzati dal trampolino di 3 metri: Tania e la compagna di nazionale Francesca Dallapè. Nell’aprile del 2008 si svolgono per la prima volta a Torino gli Europei dedicati esclusivamente alla disciplina dei tuffi e Tania fa il colpaccio: 3 medaglie d’oro dal trampolino 1m, 3m e 3m sincronizzato insieme a Francesca eguagliando il record del tuffatore russo Dimitri Sautin, l’unico che era riuscito a vincere tre medaglie d’oro ad un europeo.

I Mondiali di Roma del 2009 sono una grande occasione sia per Tania che per i suoi tifosi, che desiderano farle sentire quanto le sono vicini. E nessuno dei due rimarrà deluso. Tania, nonostante la tensione, porta a casa la terza medaglia di bronzo consecutiva dei Mondiali dietro ad una Guo inarrivabile e alla canadese Heymans. Ma le sorprese non finiscono qua perché dopo pochi giorni Tania e Francesca compiono una delle più belle imprese dei tuffi italiani conquistando il primo argento femminile della storia. Una coppia formidabile nel sincro seconda soltanto alle cinesi. Nel 2010 Tania e la Nazionale Azzurra tornano a Budapest per i Campionati Europei delle discipline acquatiche come già era accaduto nel 2006. Il suo Fans Club, dopo l’emozionante esperienza dei Mondiali di Roma, sceglie di partire per l’Ungheria e sostenere ancora una volta dal vivo la sua campionessa. Tania incanta subito le piscine dell’Isola Margherita conquistando la medaglia d’oro nel trampolino 1 metro. Qualche giorno dopo si trova ad affrontare un momento particolarmente difficile nella finale del trampolino 3 metri. La gara si svolge in tarda serata e subito dopo i primi tuffi inizia a calare il buio e si accendono le luci artificiali dell’impianto. Un elemento che mette in difficoltà quasi tutte le atlete, comprese le nostre azzurre Tania e Francesca. Tania racconterà poi di aver perso i punti di riferimento e la concentrazione adeguata per finire al meglio la sua gara. Concluderà sesta con molta amarezza. Ma l’Europeo non è ancora finito! Nemmeno 24 ore dopo le nostre due campionesse sono attese sul trampolino per la finale sincro. Anche questa volta le ragazze riescono a stupire tutti ritrovando la concentrazione e gli stimoli in una sola mattinata di allenamento e riportando l’Italia sul gradino più alto del podio. Il 2011 si apre con numerosi successi in campo internazionale, nel circuito che ospita i migliori tuffatori al mondo, le World Series. La nostra campionessa trascorre i primi due mesi del 2011 in Australia allenandosi con Salvador Sobrino, coach del campione olimpico Mattew Mitcham. Tania torna anche a Torino, la città che l’ha vista trionfare con tre medaglie d’oro nel 2009. Qui si disputano gli europei di specialità e Tania conquista subito il podio dal metro. La gara dei tre metri si rivela in salita ma Tania riesce comunque a regalare al suo pubblico una medaglia di bronzo mentre sul gradino più alto del podio sale un’avversaria storica della nostra campionessa, Anna Lindberg. Il giorno seguente tutta la Piscina Monumentale di Torino festeggia la medaglia d’oro in sincro di Tania e Francesca, ancora una volta sul tetto più alto d’Europa. Sono trascorsi solo pochi giorni dal 15 Maggio, il giorno in cui la nostra campionessa festeggia il suo compleanno, e tutti gli sforzi sono dedicati alla preparazione del Mondiale di Shanghai ormai imminente. Come di consueto Tania sta rientrando in piscina per gli allenamenti dopo la pausa pranzo. Procede in motorino a velocità moderata quando attraversa l’incrocio a poche centinaia di metri dalla piscina: un automobilista distratto entra nell’incrocio senza dare la precedenza e urta il motorino della nostra atleta facendola cadere a terra. Gli accertamenti medici rivelano le conseguenze del brutto incidente: frattura allo scafoide del polso sinistro e microfrattura alla gamba destra. Il pensiero vola subito ai Mondiali di Luglio e alle ripercussioni di un episodio che è accaduto proprio nel momento sbagliato. Tania non si scoraggia e affronta subito un intervento al polso. Segue un intenso periodo di fisioterapia e recupero in palestra e a meno di due mesi da una competizione mondiale Tania impressiona tutti dimostrando una determinazione fuori dal comune che la porterà a salire ugualmente sull’aereo per Shanghai. In Cina Tania partecipa alla prima gara del mondiale, il sincro 3 metri con la compagna Francesca Dallapè nonostante abbia alle spalle pochissimo allenamento e indossi un pesante tutore al polso che non le consente di muoversi come vorrebbe. Tania e Francesca arrivano a poca distanza dalle migliori, ottenendo al sesta posizione quando solo pochi giorni prima sembrava impensabile la loro partecipazione. La gara successiva è il trampolino del metro e Tania partecipa sfruttando tutta la sua esperienza e capacità di concentrazione. Incredibilmente, dopo un meraviglioso testa a testa con la compagna di squadra Maria Marconi che inorgoglisce il pubblico italiano, conquista la medaglia di bronzo! Un Mondiale che sembrava ormai precluso si trasforma in un altro successo senza precedenti nella storia dei tuffi italiani. Ma Tania non ha intenzione di fermarsi. Affronta anche la gara dei 3 metri portando nel suo programma il triplo e mezzo avanti carpiato a poca distanza dall’infortunio e dell’intervento. Tra gli applausi del pubblico riesce a conquistare la finale e il pass per i Giochi di Londra 2012! E finalmente arriva il tanto atteso anno olimpico, preparato con costanza e dedizione nei numerosi anni che l’hanno preceduto. Tania crede in questa grande occasione e da tutta se stessa in un lavoro specifico e mirato con il suo staff, nulla viene lasciato al caso.

Già nei primi mesi dell’anno dimostra di essere al top salendo sempre sul podio delle World Series e nella Coppa del Mondo di qualificazione, che si svolge proprio all’Acquatic Centre di Londra, vince la medaglia di bronzo dientro alle atlete cinesi. Prima dell’appuntamento a Londra, la Nazionale italiana affronta l’europeo a Eindhoven. Qui Tania vince l’argento nel metro e si conferma ancora una volta campionessa d’Europa con la compagna Francesca Dallapè. Peccato solo per la gara dei tre metri individuale in cui la nostra campionessa scivola giù dal podio all’ultimo tuffo. Deve recuperare qualche punto sull’avversaria di sempre Anna Lindberg e il titolo europeo è a un passo. Nel doppio e mezzo rovesciato, il suo cavallo di battaglia, Tania sale altissima ma purtroppo si trova troppo vicino alla tavola e la sfiora con le mani. I giudici la puniscono severamente e finisce in quarta posizione. Nel mese di Agosto il Fans Club arriva a Londra pronto a sostenere Tania nella gara della vita assieme a molti altri italiani e agli amici più stretti. Tania gareggia assieme a Francesca per un sogno a lungo coltivato assieme. A Londra, contro le altre sette coppie più forti del mondo, le ragazze aprono la gara e accarezzano l’idea di salire sul podio fino al quarto tuffo. Gli imprevvisti fanno parte di questa disciplina e in meno di due secondi tutto può cambiare. Tania e Francesca eseguono il loro avvitamento, ripagato di solito con 70 punti, ma questa volta qualcosa va storto e manca un po’ di sincronia tra le nostre atlete. Il verdetto dei giudici è particolarmente severo e le ragazze ottengono solo 63.90. Resta l’attesa dell’avvitamento di Jennifer Abel e Emily Heymans, di sicuro lontano dalla perfezione, con alcuni problemi di sincronizzazione percepiti anche dal pubblico ma comunque in grado di far salire le nostre avversarie a quota 316.80 dove trovano ad attenderle una medaglia di bronzo a soli 2.70 dalle nostre atlete che chiudono con un buon tuffo. Tania ha adesso pochi giorni per riprendersi dalla delusione e affrontare le fasi eliminatorie della sua gara individuale, i tre metri. Dopo la semifinale la campionessa è addirittura seconda, tra le due cinesi più forti al mondo. Il suo pubblico accompagna ogni suo tuffo: dalla metà in poi della gara, dopo aver sbaragliato le più temibili avversarie, in maniera del tutto inaspettata si fa vedere l’atleta messicana, Laura Sanchez. E’ una sfida all’ultimo tuffo e Tania non perde la calma e la concentrazione eseguendo un ottimo doppio e mezzo rovesciato. Servono almeno 77 punti per salire sul podio ma i giudici pagano solo 76.50 un tuffo che, secondo alcuni commentatori tecnici valeva alcuni punti in più. Si ferma qui il sogno olimpico, a soli 20 centesimi dal podio. Una delusione difficile da cancellare nonostante l’affetto di tutti coloro che, come Tania, ci hanno creduto fino in fondo. Senza dubbio la nostra campionessa ha saputo regalarci una delle più grandi emozioni di sempre e un meraviglioso esempio di eleganza e sportività.

MATTIA VANIN
Mattia Vanin ha 12 anni, viene da PAESE ( Treviso) è alto 140 cm e pesa 38 kg. La sua famiglia è composta dalla mamma, casalinga, dal papà, tecnico di impianti termici e dalla sorella piccola,Giorgia, otto anni, un po’ pestifera; Mattia ci racconta che quando si allena, Giorgia si intrufola sempre in camera sua, disturbandolo. Anche lei è nel mondo della danza, da poco ha iniziato le sue lezioni di hip -hop. Mattia da grande vorrebbe fare il grafico pubblicitario. La sua passione più grande è la breakdance, si allena quattro ore a settimana. Questa passione è nata guardando un programma in televisione di Breakdance e dalla passione del suo nonno nel fare i salti mortali. Una volta appurato, che la breakdance faceva al caso suo, chiese aiuto al nonno, che conosceva il papà di Chico (grande campione di breakdance). Chico a causa di numerosi impegni lavorativi, non trovò tempo per allenarlo e lo indirizzò alla scuola di Roberto Blue ( attualmente il suo insegnante preferito). Ha due sogni nel cassetto: diventare come Poket (ragazzo di 17 anni campione di breakdance in Corea) quando lo vede si ispira alle sue mosse e ricevere in regalo l’ipad ( spera di riceverlo per la sua Cresima). Caratterialmente Mattia è un ragazzo molto tranquillo ed estroverso, rimane sempre al posto suo senza intromettersi nelle situazioni che non lo riguardano. A Mattia non piace guardare la televisione, nel tempo libero si allena e studia, a scuola va bene,nonostante non la ami, le sue materie preferite sono: educazione fisica, arte, italiano. Una sua grande passione è il disegno. Non sopporta il suo maestro di matematica. L’ultima volta che ha pianto è stato poco tempo fa, la causa? Non riusciva ad imparare e capire un capitolo di storia dedicato a Napoleone Bonaparte. Non è fidanzato ma ha molte fan che si complimentano continuamente con lui. Il suo migliore amico si chiama Luca, insieme condividono la passione per la breakdance. Mattia vorrebbe allenare Paolo Bonolis, lo vede adatto alla sua disciplina, mentre non vorrebbe insegnare ad una donna, si sentirebbe forse a disagio e non riuscirebbe a rapportarcisi. Non ha animali, ma vorrebbe tanto un gatto. Mattia si caratterizza per il suo look, infatti ha un piercing all’orecchio fatto in occasione di un bel voto preso nella verifica di scienze in quinta elementare. Mentre per i capelli, porta un doppio taglio alla moda che ogni mese ritocca dallo stesso parrucchiere di Chico. Il soprannome di Mattia è Bboy Mat oppure Mat. Si definisce un ragazzo permaloso, non sopporta litigare, non ha paura di niente, appassionato di film horror, il suo colore preferito è il verde, adora la pizza e la Coca-Cola. Rimprovera ai suoi genitori di essere troppo buoni con lui. L’eroe della sua vita è il suo papà.