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IL TRIONFO DI BALLANDO

A poche settimane dalla conclusione di Ballando, è uscita un’interessante classifica redatta dalla Società Barometro di Luigi Ricci che prende in esame i programmi più visti di Raiuno secondo l’Auditel. Prima di parlarne è d’obbligo da parte mia precisare il mio pensiero sul rilevamento degli ascolti.
Si tratta dello strumento che si è deciso di adottare per stabilire gli ascolti dei programmi ed è innegabile che tutti noi che facciamo tv lo teniamo in grande considerazione. Ma in tv come nella vita le cose cambiano, si evolvono, si trasformano, perciò quello che poteva essere all’avanguardia 10 anni fa ora può essere superato dal tempo. Basti pensare che negli anni ’70 c’era il telefono a gettone, negli anni ’80 quelli con le monete e dagli anni 90 in poi è arrivato il cellulare e poi l’iphone, l’ipad e i tablet, avevamo le tv col tubo catodico ed ora ci sono gli schermi piatti i led e i 3d. Insomma la tecnologia va avanti e anche l’auditel potrebbe trarre vantaggio da un adeguamento tecnologico.
Le mie considerazioni sono in linea con quelle manifestate da alcuni maestri della nostra tv come Pippo Baudo, Gianni Boncompagni e Renzo Arbore. Anche i vertici di Sky e di La7 hanno sollevato alcune perplessità che sono state raccolte dall’Antitrust e dall’Auditel stessa che ha chiesto scusa in una nota ufficiale a La7 per l’impossibilità ad effettuare alcuni rilevamenti.

Perciò quando dico che l’auditel rileva una tendenza, ma non può dirci esattamente quante persone si trovano in quel momento davanti alla tv o cambiano canale, dico una verità incontestabile. L’auditel ha un indubbio valore, come lo hanno altri sondaggi fatti in maniera professionale. E come tutte le proiezioni hanno uno scarto di errore consistente un 2 o 3% che in tv può essere determinante per certificare il successo o meno di un programma. Non c’è nulla di strano o di polemico o di sottinteso in questa mia dichiarazione. Lo stesso Amministratore delegato dell’Auditel Walter Pancini ha sempre ammesso (anche di recente) questa circostanza e ha detto sono stati i media a dare all’auditel la patente dell’infallibilità.

Tutto questo per dire che se un programma ha fatto una media di 5 milioni di telespettatori, potrebbe anche essere che in realtà erano 5,2 o 4,8, che lo share anzichè del 25% è del 23%. Non si tratta di una mia illazione, ma di una verità statistica. In ogni caso essendo l’auditel lo strumento in vigore, auspicandone un miglioramento al servizio di tutti noi, delle aziende per cui lavoriamo e degli sponsor che investono nell’industria tv, commento volentieri la classifica di barometro.

Il fatto che Ballando con le Stelle sia sul podio dei programmi più visti di Raiuno e sia il primo dei programmi a lunga serialità mi inorgoglisce. Dopo 8 anni era inimmaginabile. Ma la cosa che mi rende ancora più orgogliosa è che Ballando con te, un programma a bassissimo costo abbia tenuto così bene raggiungendo un’ottima posizione.

La cosa che però rende me e tutta la mia squadra di autori davvero felici è l’enorme gradimento e l’entusiasmo che abbiamo riscontrato intorno a noi. Già molti di voi mi chiedono quando ripartiremo per una nuova avventura. Io credo che prima bisognerà capire quali risorse si potranno mettere in campo. Se quest’anno abbiamo avuto tutto questo successo è perché siamo riusciti ad avere un cast di grande qualità.
La Rai pur tagliando rispetto al passato ha investito e i ritorni sono stati altissimi: in termini pubblicitari, di televoto e della vendita dei cd. Mi auguro che anche in futuro si potrà investire, sapendo quale risorsa rappresenti un programma del genere per tutta l’azienda Rai. Senza un cast di stelle, non sarebbe Ballando con le Stelle e l’ultima cosa che voglio è deludere il pubblico che con tanto affetto ci ha seguito in questi meravigliosi 8 anni.

E proprio agli innamorati del ballo regalo questi brevi, ma significativi commenti delle nostre stelle.